Patologie dell'anca

Patologie dell'anca

Le patologie riferite all’anca che più frequentemente possiamo riscontrare sono due: la displasia dell’anca, patologia più frequente nei cani di taglia medio -grande e la necrosi asettica della testa del femore più caratteristica dei cani di taglia piccola. Poi ovviamente ci sono tutti i casi di natura traumatica.

DISPLASIA DELL’ ANCA

 La displasia dell’anca è un’anomalia dello sviluppo e a carattere progressivo dell’articolazione tra femore e bacino, chiamata più correttamente coxo-femorale.  Si sviluppa durante la crescita scheletrica postnatale. Questa patologia è caratterizzata da sublussazione / lussazione (allontanamento della testa del femore dall’acetabolo del bacino che la contiene) della testa del femore dall’acetabolo con frequenti e correlate, particolari, specifiche proliferazioni ossee secondarie (artrosi).Le cause che portano a displasia dell’anca (abbreviato con CHD Canine Hip Dysplasia) sono multifattoriali: componente genetica e componente ambientale.

La componente genetica è quella che maggiormente incide in questa patologia e quindi la selezione di genitori, nonni, etc. non displasici abbassa questa incidenza ma non la azzera. Questo significa che non sempre da genitori senza displasia abbiamo cuccioli senza displasia.

La componente ambientale, anch’essa è molto importante sia perché può essere una causa diretta così come può aggravare la componente genetica già presente anche se in modo lieve.

La componente  ambientale è riferita a problemi di tipo:

-traumatico dovuti all’eccessivo movimento/salti del cane,

-alimentare dovuti a diete carenti o non equilibrate di nutrienti così come anche diete ipercaloriche causa di  incrementi eccessivi di peso del cane ,

-incremento ponderale eccessivo cioè un eccessivo peso del cane che lo fa gravare su una “impalcatura” ossea debole e in accrescimento, così come un eccessivo e veloce accrescimento / sviluppo scheletrico del cane.

I segni clinici di CHD di solito nel cane giovane compaiono tra i 5 e i 10 mesi con zoppia dell’arto posteriore. Anche nel cane più anziano di 3-8 anni si può constatare, a volte, una  zoppia  che da giovane non aveva; questo perché magari aveva una displasia lieve.

La zoppia nel cane giovane è causata da: dolore dovuto all’erosione cartilaginea articolare esponendo le terminazioni nervose (dolorifiche) dell’osso sottostante

e dalla lassità articolare che provoca trazione della capsula articolare e dei recettori del dolore in essa presenti.

Nel cane adulto / anziano la displasia dell’anca provoca zoppia e quindi dolore dovuto ad artrosi (le calcificazioni sopracitate).

La diagnosi viene effettuata attraverso un percorso che va dalla raccolta di dati e informazioni sulle cause genetiche e ambientali (anamnesi), dalla visita clinica con soggetto non sedato, alla visita clinica con relativi radiogrammi (radiografie) in sedazione profonda / anestesia.

Quando? La diagnosi definitiva di CHD viene fatta dai 12 ai 15-18 mesi in base alla tipologia (razza) di cane. Oggi esiste anche la possibilità di valutare il cane più precocemente. Infatti, in base all’età in cui  il cane viene sottoposto a valutazione vi sono degli esami effettuati tramite palpazione specifiche (test di Ortolani ed altri) nonché  radiogrammi con diverse tipologie di proiezione. Questi esami permettono una valutazione più precoce sullo stato dell’articolazione sia in termini di lassità articolare che dei margini ossei. Questi esami sono predittivi di una probabile displasia nei diversi stadi di gravità che nel cane adulto si svilupperebbe successivamente.  Per questo il cane andrebbe già verificato all’età di 4 mesi per cani di taglia medio–grande e 5 mesi per i cani di taglia gigante. Questa età permetterebbe di intervenire chirurgicamente già con una specifica tecnica chirurgica. Il protocollo in questa fase è quello di  effettuare  una visita ortopedica ed un esame radiografico fatti in modo tale da valutare in maniera primordiale, in anestesia generale, la eventuale lassità articolare, instabilità articolare e margini articolari .

Gli interventi chirurgici realizzabili sono diversi e più o meno invasivi e complicati in base ai valori numerici ottenuti da tutti questi esami che sono comunque molto particolari.

L’età massima di correzione chirurgica preventiva è intorno ai 7- 8 mesi di età,  questo in base alla razza canina e al margine temporale di crescita rimasti all’osso il quale viene verificato con radiografia in quel specifico soggetto e quel specifico momento temporale. Dopo questo momento l’unica ipotesi chirurgica rimane la protesi dell’anca. Alternativa alla protesi, in caso di problemi di spesa da parte del proprietario per i costi inferiori, è possibile come procedura di salvataggio  la  ostectomia della testa del femore (escissione della testa e collo femorali).

NECROSI ASETTICA DELLA TESTA DEL FEMORE

La necrosi della testa del femore o avascolare oppure anche chiamata morbo di Legg-Calvè-Perthers, è una patologia caratterizzata da una ischemia e quindi scarsa vascolarizzazione della testa e collo femorale portandoli  a deformazione variabile fino a fratture vere e proprie. Le cause sono variabili e non ancora ben identificate/ definite. Sembra ci possa essere anche una condizione genetica (gene autosomico recessivo) in particolare nelle razze Barboncino toy e West Highland White terrier.

E’ una patologia che mediamente compare entro il primo anno di vita. La maggior parte dei cani manifesta zoppia graduale intermittente iniziale e sempre più grave in seguito.

La diagnosi viene effettuata con una visita ortopedica che localizza l’area del dolore e poi viene confermata da una radiografia in anestesia totale/ sedazione.

La terapia iniziale può essere farmacologica ma sempre è necessario la chirurgia con l’ostectomia della testa e collo femorale e nei prossimi anni sarà disponibile la protesi anche per cani di taglia piccola.

 

Per maggiori e più specifiche informazioni chiedete un consulto sempre al vostro veterinario di fiducia.

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