Sterilizzazione della gatta

Sterilizzazione della gatta

La sterilizzazione della gatta è un intervento chirurgico che consiste nella rimozione delle gonadi femminili (ovariectomia) e, in alcuni casi, anche dell’utero (ovarioisterectomia).

Quando e perché sterilizzare la vostra gatta
La sterilizzazione comporta molti benefici sia per la gatta stessa che per il proprietario; può essere praticata in qualunque momento della vita, ma i benefici aumentano se effettuata in età giovanile, ovvero intorno ai 6 mesi, prima del primo calore. Non ci sono indicazioni che un parto prima della sterilizzazione possa avere qualche beneficio per il carattere della gatta.

Con la sterilizzazione si riducono tutti i comportamenti associati al calore come i miagolii incessanti (anche notturni!), la marcatura del territorio e la tendenza a scappare. Si evitano inoltre gravidanze e cuccioli indesiderati.

Evitando l’accoppiamento, si riduce il rischio di contrarre malattie virali come la FIV (l’AIDS felino, sindrome da immunodeficienza) o la FeLV (leucemia felina, malattia mortale per la quale non esiste cura). Inoltre, con la sterilizzazione si evitano anche le ferite da lotta con altri gatti date da morsi e graffi che possono causare la formazione di ascessi, prevalentemente a livello di guance ed arti.

Infine, si riduce anche l’insorgenza di tumori mammari (non così frequenti ma quasi sempre maligni) ed infezioni all’utero.

È possibile eliminare il calore delle gatte tramite l’utilizzo di farmaci progestinici; questi farmaci però possono portare a gravi effetti collaterali, aumentano i rischi di insorgenza di gravi malattie uterine, di tumori mammari e di diabete.

Come preparare la vostra gatta all’intervento
La gatta dovrà essere a digiuno: questo vuol dire che la sera precedente all’intervento può fare il normale pasto, la mattina dell’intervento lasciare a disposizione solo acqua.

La mattina dell’intervento porterete la gatta all’interno del proprio trasportino; nella stessa giornata, vi verrà restituita completamente sveglia.

Come viene eseguito l’intervento

La sterilizzazione viene eseguita in anestesia generale, mantenuta con anestesia gassosa e con respiratore automatico (esattamente come in medicina umana!). Durante tutto l’intervento la gatta sarà monitorata da un monitor multiparametrico che ci consente di valutare funzionalità cardiaca, respiratoria e pressione sanguigna. Dopo disinfezione e rasatura, si accede alla cavità addominale con un’incisione longitudinale al di sotto dell’ombelico; individuato il corno uterino, si procede con le legature dei vasi e la rimozione dell’ovaio. In alcuni casi si procede anche con la rimozione dell’utero. Si conclude procedendo alla sutura dei vari piani anatomici. Successivamente, la gatta si risveglierà nella sala degenza, un ambiente caldo e silenzioso.

Come gestire la vostra gatta in seguito all’intervento
La sera dell’intervento la gatta deve essere tenuta in un luogo chiuso e riscaldato fino al mattino seguente, mettendo a disposizione una piccola ciotola d’acqua. Dal giorno successivo, la gatta potrà fare un normale pasto ed eventualmente uscire, evitando che faccia salti o che la ferita si bagni.

Generalmente, non è necessario l’utilizzo del collare elisabettiano che stressa sia la gatta che il proprietario!

Dopo 4 giorni dall’intervento fisseremo un appuntamento di controllo e a distanza di una settimana toglieremo i punti.

Le gatte sterilizzate rallentano il loro metabolismo perché gli ormoni sessuali intervengono nel metabolismo dei grassi; per evitare che ingrassino è consigliato passare ad un alimento di buona qualità per gatti sterilizzati a ridotto contenuto calorico.

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