Nutrizione e sviluppo scheletrico nel cucciolo

Nutrizione e sviluppo scheletrico nel cucciolo

Nei mammiferi in generale l’apparato muscolo scheletrico si modifica costantemente e per tutta la vita. Le modificazioni più importanti, e ora parliamo in modo particolare del cane, avvengono soprattutto nei primi mesi di vita per poi rallentare gradualmente verso la fine dell’accrescimento che mediamente avviene tra i 12 e i 15-18 mesi di vita in base alla taglia e quindi razza del cane.

In questo periodo lo scheletro è molto sensibile agli squilibri metabolici e ad insulti meccanico-fisici.

I problemi di accrescimento scheletrico sono di diversa natura, genetica, nutrizionale e ambientale. I cani di taglia medio-grande sono quelli più colpiti dalle affezioni dell’apparato scheletrico.

Sembra che proprio i fattori genetici, per un’incidenza elevata, siano responsabili di questi problemi che però spesso vengono aggravati da problemi di tipo nutrizionale.

Sembra, infatti, che un’alimentazione troppo energetica (che fa ingrassare) e l’eccesso di calcio siano responsabili di un aggravamento di una condizione genetica predisponente a patologie di accrescimento.

Le diete odierne spesso contengono già una quantità di calcio superiore al fabbisogno. Capita di frequente di sentir consigliare da amici, allevatori etc. di integrare ulteriormente creando uno squilibrio in eccesso. Così come una dieta troppo energetica che ci fa vedere che il cane cresce velocemente tende a predisporre a patologie di accrescimento come, ad esempio, la displasia dell’anca e del gomito.

E’ stato fatto uno studio su cucciolate di golden retriver nati con parto cesareo dove metà di questi cani veniva alimentato con dieta normale e metà con dieta iperenergetica. Ebbene, da radiogrammi effettuati in maniera seriale per valutare in modo tangibile l’evoluzione nella crescita, ha fatto riscontrare che i cani ipernutriti avevano le cartilagini di accrescimento chiuse a 5 mesi (cartilagine che permette al cane  giovane la crescita dell’osso), mentre in quelli alimentati con dieta normale si chiudevano a 6 mesi. L’esito finale era quello che i cani con dieta iperenergetica erano, a 6 mesi, più grandi e alti degli altri perché la dieta accelerava lo sviluppo, ma  a 12 mesi, quindi a maturità scheletrica avvenuta, quelle con dieta normale superavano in altezza gli altri.

Concludendo, con le diete oggi in commercio, non vi è necessità di integrare l’alimentazione con calcio o eccessi di proteine e grassi, bensì quella di razionare correttamente la dose giornaliera totale di cibo per non eccedere in calcio e tantomeno in calorie totali così da non esasperare la predisposizione genetica a patologie dell’accrescimento tipiche di alcuni soggetti.

Per maggiori informazioni parlate del vostro cucciolo con il veterinario perché in commercio vi sono una quantità di diete diverse fra cui è difficile scegliere, inoltre, un determinato alimento commerciale e relativo dosaggio può andar bene per un soggetto e non per un altro per molti fattori che solo insieme potete delineare.

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