Castrazione del gatto

Castrazione del gatto

La castrazione o orchiectomia del gatto consiste nell'asportazione chirurgica dei testicoli. È un intervento rapido che si esegue in anestesia generale, relativamente semplice e poco invasivo.

Quando e perché castrare il proprio gatto
La castrazione in età precoce, intorno ai 6 mesi, riduce i comportamenti associati all’attività sessuale, come la marcatura urinaria del territorio, il randagismo (che spingerà il gatto ad uscire dal suo territorio) e l’aggressività nei confronti degli altri gatti.
Evitando l'accoppiamento e le lotte con gli altri gatti, si riduce il rischio di contrarre malattie virali come la FIV (l’AIDS felino, sindrome da immunodeficienza) o la FeLV (leucemia felina, malattia mortale per la quale non esiste cura). Inoltre, con la castrazione si evitano anche le ferite da lotta con altri gatti date da morsi e graffi che possono causare la formazione di ascessi, prevalentemente a livello di guance ed arti.

Infine, la castrazione favorite la convivenza con altri gatti, in quanto un gatto castrato ha un equilibrio emozionale più solido ed un’indole più mite, non essendo più sotto l’influenza del testosterone.

Come preparare il vostro gatto all’intervento
Il gatto dovrà essere a digiuno: questo vuol dire che la sera precedente all’intervento può fare il normale pasto, la mattina dell’intervento lasciare a disposizione solo acqua.

La mattina dell’intervento porterete il gatto all’interno del proprio trasportino; nella stessa giornata, vi verrà restituito completamente sveglio.

Come viene eseguito l’intervento
La castrazione viene eseguita in anestesia generale, mantenuta con anestesia gassosa e con respiratore automatico (esattamente come in medicina umana!). Durante tutto l’intervento il gatto sarà monitorato da un monitor multiparametrico che ci consente di valutare funzionalità cardiaca, respiratoria e pressione sanguigna. Dopo disinfezione e rasatura, si esegue un’incisione di 1 cm a livello scrotale, si accede al testicolo e si esegue la legatura del dotto deferente e del vaso utilizzando il dotto deferente stesso, per poi recidere il funicolo spermatico e procedere all’asportazione del testicolo. Non vengono applicati punti di sutura e la ferita guarisce in pochi giorni. Successivamente, il gatto si risveglierà nella sala degenza, un ambiente caldo e silenzioso.

Come gestire il vostro gatto in seguito all’intervento
La sera dell’intervento il gatto deve essere tenuto in un luogo chiuso e riscaldato fino al mattino seguente, mettendo a disposizione una piccola ciotola d’acqua. Dal giorno successivo, il gatto potrà fare un normale pasto ed eventualmente uscire. Non vengono applicati punti di sutura, quindi, non sarà necessario riportare il gatto.

La parte fondamentale è la gestione alimentare del gatto, soprattutto nei primi 6 mesi dopo l’operazione: nei gatti castrati il metabolismo rallenta e tendono ad ingrassare, quindi sarà necessario ridurre la quantità di cibo somministrato di 1/3 oppure passare ad un alimento per gatti sterilizzati. È importante utilizzare un cibo di buona qualità per evitare la formazione di cristalli e calcoli urinari.

Dopo l’intervento, gli spermatozoi possono rimanere attivi fino a 60 giorni, quindi il gatto è potenzialmente fertile e bisogna fare attenzione alle eventuali gatte conviventi non sterilizzate.

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