La Leptospirosi del cane

La Leptospirosi del cane

La leptospirosi è una malattia che colpisce molte specie animali compreso l'uomo, quindi è una zoonosi.

Le leptospire sono chiamate anche “spirochete” per la forma filamentosa di questo batterio.

Ci sono più di 200 sierotipi, ma i più importanti da noi sono:

Leptospirosi Canicola,

L.Icterohaemorrhagiae (del ratto),

L.Grippotyphosa

 

Meccanismo di contagio

La leptospira proprio per la sua forma sottile  riesce a penetrare la cute integra o ferita, ma soprattutto  le mucose; inoltre invade in circa 4-7 giorni il circolo sanguigno e in 2-4 giorni si diffonde in tutto l'organismo.

I danni maggiori avvengono a carico di fegato e reni ed è proprio quest'ultima localizzazione che permette alla leptospira  di moltiplicarsi e di sopravvivere, in quanto venendo eliminata con l'urina che è infetta, arriva nell'ambiente esterno dove è particolarmente resistente. Sembra possa resistere settimane in acqua, anche stagnante, con temperature di 21°/25° Celsius e non a contatto diretto del sole; per questo motivo è una patologia più frequente nella stagione autunnale ed estiva.

La gravità della malattia dipende da fattori  come lo stato immunitario e l'età del cane, ma altresì le condizioni ambientali e la virulenza del sierotipo.

 

Sintomi più frequenti e terapie

La malattia si può manifestare in forme acute-iperacute con febbre, dolori muscolari e rigidità, debolezza, diarrea anche con sangue, vomito, rapida disidratazione, il cane beve molto e fa molta pipì fino alla morte improvvisa.

Nella forma cronica i sintomi sono più blandi con febbre di origine sconosciuta, l'animale beve e urina molto a causa dell'isufficienza renale.

Quello che accade di norma  è una febbricola e dolori muscolari con un po' di riluttanza al movimento e poca voglia di mangiare, segnali spesso passati inosservati dal proprietario. Se il cane viene portato alla visita ambulatoriale dopo una settimana circa dall'infezione, purtroppo  la leptospira ha invaso ormai fegato e reni provocando ittero, vomito, diarrea, anoressia, poliuria e polidipsia (molta sete e pipì). In questa fase, spesso le terapie convenzionali (antibiotico specifico, terapia sintomatica e reidratazone continua) non sono sufficienti a salvare il cane che necessiterebbe a volte di un supporto più ampio come la dialisi, effettuata solo in pochi centri sul territorio italiano.

 

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata con la visita ambulatoriale e il rilevamento della sintomatologia che  spesso sono sufficienti per capire di cosa si tratti.

Gli esami del sangue ci permettono di valutare in modo tempestivo lo stato di reni e fegato, dei globuli rossi e bianchi. Esistono anche test rapidi sierologici per alcuni sierotipi oppure il sangue può essere inviato in laboratori specifici  per la ricerca e tipizzazione della leptospirosi sospettata.

 

Prevenzione

La migliore terapia è la prevenzione con la vaccinazione periodica. Attualmente in commercio esistono vaccini con due o quattro sierotipi vaccinali. Bisogna tener presente che anche solo bevendo acqua contaminata le leptospire possono penetrare anche nelle mucose. Inoltre, se il cane si infetta  la sua urina contiene le leptospire che possono colpire ed infettare non solo altri animali, ma anche l'uomo.

 

Per maggiori informazioni chiedere al veterinario

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